La funicolare di Montesanto, che collega la zona di Montesanto con il Corso V. Emanuele e la via Morghen del quartiere Vomero, ha le due fermate di testa in Montesanto ed in via Morghen ed una fermata intermedia al C.so V. Emanuele. Essa è una delle quattro linee di funicolari che presenti sul territorio della città di Napoli rappresentano una soluzione ideale per il collegamento tra la parte bassa della città e le colline. Lungo il percorso della funicolare, all’altezza orografica di Viale Raffaello, per esigenze tecniche legate alla tecnologia dei mezzi ed alla geometria del percorso in galleria, uno dei due convogli effettua sempre una sosta che non consente l’uscita dei passeggeri, mentre l’altro si ferma in corrispondenza della stazione di Corso Vittorio Emanuele e consente il regolare flusso dei passeggeri. Il Comune di Napoli, visto anche il notevole incremento turistico verso il museo di San Martino ed il Castel S. Elmo, ha deciso di realizzare una nuova stazione in corrispondenza di detta fermata tecnica. Il progetto tratta proprio dell’utilizzo della descritta fermata tecnica mediante il suo collegamento attraverso una galleria, un pozzo ed un edificio di stazione alla viabilità prospiciente la zona museale cennata. L’edificio di stazione ubicato in via Tito Angelini si sviluppa su tre livelli. Esso occupa l’area di sedime dell’attuale rudere riproponendone il volume fuori terra. Nel rispetto dei vincoli imposti dalla Soprintendenza, il volume ripropone un solo piano fuori terra, mentre i restanti due livelli sono interrati e si sviluppano quindi sotto la sede stradale. In questa zona è posizionato anche l’acceso al pozzo profondo e agli ascensori. Le funzioni ivi allocate sono le seguenti: - al piano zero: ingresso alla stazione e terrazzo panoramico: - al piano -1: mezzanino con servizi e locali tecnici - al piano -2: tornelleria (accesso agli ascensori e sbarramento con obliteratrici) ed accesso ai locali tecnici. Il progetto prevede la demolizione del corpo di fabbrica esistente ed il posizionamento, nella preesistente area di sedime della nuova stazione nel pieno rispetto dell’attuale pendenza naturale. Il pozzo di collegamento tra l’edificio stazione in superficie e la galleria di collegamento alla fermata tecnica in profondità ha una lunghezza complessiva di circa 60 m. Il suddetto pozzo ospita la cabina ascensori ed il vano scala per il collegamento verticale. Il sistema di ascensori è stato progettato in modo tale da presentare le necessarie uscite di emergenza ai livelli intermedi. La galleria di collegamento tra pozzo e banchina, infine, con una lunghezza di circa 80 m assicura l’ultimo passaggio pedonale per tra stazione e linea ferrata. Dati caratteristici dell’opera: Numero di impalcati dell’edificio stazione: 1 impalcato fuori terra più 2 interrati Superficie complessiva dell’edificio: 1.290 mq Tipologia dell’edificio: edificio in cemento armato; Profondità del pozzo: 60 m Diametro del pozzo: 12 m Numero di ascensori presenti nel pozzo: 4 Lunghezza della galleria di avvicinamento alla banchina: 60 m Diametro della galleria: 7 m Pendenza del camminamento in galleria: 8% Metodo di scavo della galleria: tradizionale